Peccato che non ci siano telegiornali che riportano le buone notizie e le belle azioni, pubblicità di persone che decidono di prendersi degli impegni al di là degli onori, dei primi posti. Impegni che, per qualcuno, sono considerati poco importanti e poco gratificanti. Ma in fondo il bene non fa rumore.
Per fortuna ci sono ancora ragazzi che la pensano diversamente e genitori che sostengono il desiderio del proprio figlio.
E’ il caso di Alessandro che, domenica 28 gennaio, durante la S. Messa ha ricevuto il mandato diventando ministrante a tutti gli effetti dopo un anno di prova. E’ stata una cerimonia semplice dove Alessandro ha detto il suo ECCOMI, il “ci sono per questo servizio”, e dove anche la sua famiglia è stata coinvolta in questa scelta. Naturalmente anche i vecchi ministranti hanno dato una mano e con grande gioia hanno accolto in presbiterio il loro compagno.
Quindi cari genitori e ragazzi, impegnarsi al servizio dell’altare non è tempo perso, ma è un tempo di servizio per la comunità e, in particolare, è un tempo di crescita nell’amicizia con Gesù.
Grazie ancora ad Alessandro, ai suoi genitori e al fratellino per averci aiutato a vivere questa bella esperienza.
Un grazie a tutti i ministranti per il loro servizio.
Sarebbe bello una rimpatriata con coloro che sono stati ministranti. Fatevi sentire contattando la parrocchia.
Michela Petterino