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Centro estivo 2018

Centro estivo 2018

CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI
“Crederci sempre, arrendersi mai” è stato lo slogan che ha accompagnato i ragazzi del centro estivo 2018 della Parrocchia
S. Pietro di Gattinara, ed è stato il filo conduttore che hanno voluto presentare nella festa finale di venerdì 20 luglio.
La cosa davvero positiva è che non si sono limitati a mostrare qualcosa di cui avevano sentito parlare, sono riusciti a trasmettere a tutti i presenti la loro convinzione, la loro gioia e la loro forza soprattutto attraverso i loro volti e i loro occhi da cui traspariva tutto ciò.
Parlo da mamma di uno degli animatori, ma non è solo l’orgoglio di madre che mi ha spinto a scrivere queste poche righe, ma credo sia la volontà di comunicare a tutta la comunità, civile e parrocchiale, quanto questi giovani si siano dedicati e quanto abbiano dato un esempio positivo, spero in primis ai bambini che assistevano, ma sicuramente anche a noi genitori.
All’onore delle cronache, sui social, si sente prevalentemente parlare dei lati negativi della gioventù: atti di bullismo, maleducazione, mancanza di rispetto, incostanza e poca responsabilità.
Per una volta perché invece non parlare di una trentina di ragazzi, dai 15 ai 18 anni (e oltre per alcuni…) che hanno lavorato full time per cinque settimane, che hanno offerto gratuitamente il loro
tempo libero, che si sono inventati giochi, esperimenti per interessare i più piccoli, che li hanno coinvolti nella storia di Pinocchio recitando, cantando e ballando così da far loro comprendere un importante messaggio: cambiare in meglio è possibile, con la tenacia ed il coraggio di non arrendersi mai.
Ho visto mio figlio, ma sono sicura che tutti i genitori degli animatori concorderanno con me, che ogni giorno, anche con fatica, usciva di casa alle 7,30 per farvi ritorno dopo 12 ore di intensa
attività, cenare, farsi una doccia e dirmi: “mamma, mi chiami fra cinque minuti? mi metto un attimo sul divano, ma poi devo tornare in oratorio che abbiamo ancora del lavoro da finire”.
Quella che scorgevo sul suo volto era quella che io definisco “stanchezza sana”, soddisfazione per aver fatto qualcosa di concreto che va al di là dei social, dei telefonini, del quotidiano. Un impegno
che fino a qualche anno fa era diretto a lui, come partecipante del centro estivo, e che da un po’ di anni è diventato invece il suo impegno verso i più piccoli.
Grazie ragazzi per l’esempio che ci avete dato, grazie perché avete dimostrato che l’unità fa la forza, che il vostro ingegno può essere sfruttato al meglio e che sapete davvero assumervi delle responsabilità.
Sicuramente la guida e l’esempio datovi da Don Jarek, sempre sul campo, da Don Franco, che vigilava con discrezione, e dagli animatori più grandi sono stati fondamentali e molto avete ancora
da imparare, ma siete sulla buona strada.
Penso e spero che anche i genitori dei bambini possano unirsi al mio grazie e che davvero il centro estivo possa continuare a crescere ancora, nei numeri e nelle presenze.
Grazie perché non vi siete arresi davanti alle difficoltà di ogni giorno.
Nello spettacolo che avete offerto alla chiusura delle cinque settimane ognuno di voi ha messo a disposizione di tutti le proprie doti, vi siete messi davvero in gioco offrendo con i vostri pochi
mezzi uno spettacolo di valore con un ritmo serrante.
Credo che tutti i presenti abbiano colto la vostra gioia come quella di tutti i piccoli che si sono esibiti e lasciatemi dire che ci avete fatto venire un po’ di nostalgia ma anche tanta speranza per il vostro futuro.
Sono convinta che queste giornate resteranno indelebili nei vostri ricordi e nei vostri cuori.
Continuate questo cammino con la speranza che altri possano unirsi al vostro gruppo.
Ancora grazie e concludo al grido di incitazione di Don Jarek “Arrendersi?” a cui tutti i bambini hanno risposto ad una sola voce “Mai! Mai! Mai!”.
                                                                mamma di un animatore
Autore2

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