Venerdì 24 novembre
Dopo cena, l’incontro coi giovani.
A seguito di una breve presentazione, la chiacchierata si è fatta subito seria toccando tematiche quali le scelte che presumono un impegno costante, la contentezza prodotta da quello che si fa, fino a parlare di fede. E ci si rende conto che non si può più dar per scontato che la partecipazione ad un gruppo parrocchiale o scouts presupponga un discorso di fede.
Che senso ha la fede? E’ proprio necessaria?
In un tempo caratterizzato dalla scarsità di certezze, in cui i diritti sembrano prevalere sui doveri, dove gli interessi individuali sono al primo posto e si mettono in dubbio le regole in generale, la fede sembra un argomento superato.
Invece, la fede fa scoprire motivazioni e ragioni come risposte di amore e non di osservanza. Certo, questa non implica una sicurezza automatica. Si tratta di fiducia, di relazione da coltivare. La fede è un dono che apre il cuore, che ci permette di recuperare il senso vero della vita cristiana.
Dobbiamo diventare uomini e donne che vivono con amore, speranza e sguardo nell’eternità. E ciò può accadere solo se abbiamo sperimentato un vero incontro con Dio.
Ed ecco l’invito rivolto da don Marco a tutti i giovani: andate alla ricerca di persone che hanno incontrato Dio perché sapranno contagiarvi il cuore con la loro fede.