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Il Cardinale Mercurino Arborio Gattinara

Il Cardinale Mercurino Arborio Gattinara

(Tratto da La conservazione delle architetture di Mercurino Arborio Gattinara e della sua famiglia, Andrea Caligaris, Associazione Culturale di Gattinara 2016)

 

 

Il personaggio raffigurato in questo ritratto (attribuito al Tiziano, di proprietà della parrocchia di S. Pietro di Gattinara) è il Cardinale Mercurino Arborio Gattinara.

Nato nel 1465 a Gattinara, da una famiglia di nobili locali, si laureò in giurisprudenza a Torino. Divenuto inizialmente consigliere presso i Savoia, fu mandato a Dole dove divenne Presidente del Parlamento di Borgogna; dopo diverse missioni svolte per l’imperatore Massimiliano d’Asburgo, ricevette la carica di Gran Cancelliere del nipote di Massimiliano, l’imperatore Carlo V di Spagna.

Grazie alla sua opera venne risolto il Sacco di Roma del 1527, da parte dei lanzichenecchi, fece donare l’isola di Malta ai cavalieri gerosolimitani e con una grandissima azione diplomatica riuscì a conciliare l’impero con il papato con la pace di Bologna del 1530. Il papa Clemente VII, come riconoscimento per il suo lavoro, lo creò Cardinale di Santa Romana Chiesa, titolo che ebbe per gli ultimi 8 mesi della sua vita.

 

 

Quest’immagine è un estratto del dipinto che si trova presso la sala dei Dieci di Palazzo Ducale a Venezia, opera del nipote del Tiziano, Marco Vecellio, e raffigura proprio la cerimonia della pace di Bologna; a destra si può vedere l’imperatore Carlo V, al centro papa Clemente VII e a sinistra il Cardinale Mercurino Arborio Gattinara.

Morì nel 1530, e lasciò nel suo testamento le disposizioni per edificare due architetture religiose a Gattinara, una per i Canonici Regolari Lateranensi e una per le Clarisse.

Nella sua famiglia vi furono personaggi di rilievo, come il fratello Gabriele, Generale del Capitolo dei Canonici Regolari. Il nipote Mercurino Filiberto, senatore sabaudo, collare Ss. Annunziata. Feliciano che nell’ 800 divenne senatore del Regno di Sardegna, e i due senatori del Regno d’ Italia Ferdinando (morto a Firenze) ed il figlio Alfonso (morto a Roma).

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