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Tempo di presepio

Il presepe (o presepio) è una rappresentazione della nascita di Gesù che ha avuto origine da tradizioni medievali. Allestirlo in casa o in chiesa permette, al vederlo, una piccola sosta davanti a quel Bambino nato per noi per adorarlo o per affidargli tutto ciò che noi siamo.

Ecco le foto dei presepi realizzati presso la chiesa di San Pietro:

È una notte fredda e serena
con in mezzo la luna piena;
poi la luce si fa più bella
per l’accendersi di una stella;
e quando gli angeli scendono a volo
in terra nasce Divin Figliolo.
Ora è Natale e nella capanna
c’è un dolce bimbo con la sua mamma.
Mentre il padre dal volto sereno
la mangiatoia riempe di fieno.
C’è tanto freddo e tanto gelo
e per coprirlo non c’è un velo.
Ma l’asino e il bue messisi a lato
lo riscaldano col fiato.

Calendario parrocchiale

Da quando don Franco ci ha comunicato che nella prossima primavera dovranno iniziare i lavori per il rifacimento dei tetti della nostra chiesa parrocchiale, abbiamo pensato come dare anche noi il nostro contributo.

Forse non tutti sanno che dopo aver restaurato la cupola sia all’interno che all’esterno, rimangono ancora ben 1.500 mq. dei tetti che necessitano di un urgente intervento per evitare che le infiltrazioni d’acqua continuino a rovinare il soffitto e le pareti delle cappelle laterali.

Abbiamo così pensato di iniziare una sottoscrizione per dare il nostro piccolo contributo. A chi parteciperà a questa iniziativa con una somma minima di 10 euro verrà consegnato il calendario che in ogni mese ci ricorda inediti particolari della nostra chiesa parrocchiale.

Grazie a nome di tutti i chierichetti.

 

Il calendario è disponibile presso la casa parrocchiale.

Novena di Natale

La Novena di Natale si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale e cioè a partire dal 16 dicembre fino al 24.

E’ caratterizzata dal canto delle profezie della nascita di Gesù che furono tratte dall’antico testamento e, in particolare, dal profeta Isaia. In esse è espresso non solo il profondo desiderio che Dio si faccia presente sulla terra, ma in maniera espressiva viene cantata la supplica per la venuta di Gesù, l’eterno Presente nella storia degli uomini.
Varie sono le metafore che alimentano la gioia dell’attesa nella Novena: Gesù verrà come luce, come pace, come rugiada, come dolcezza, come novità, come Re potente, come dominatore universale, come bambino, come Signore giusto.

La Novena è un momento che vuole suscitare un atteggiamento nel credente: il fermarsi davanti a quel Bambino per adorarlo.

 

Orari della Novena in San Pietro:

ore 16.15  canto delle profezie

ore 20.30  santa Messa con canto delle profezie

La medaglietta dell’Immacolata per i bambini della Prima Comunione

Il cammino in preparazione alla Prima Comunione prevede diverse tappe significative.

La prima tappa è stata raggiunta attraverso la consegna di un segno e, precisamente, attraverso la consegna della medaglia miracolosa dell’Immacolata.

Un piccolo gesto, proprio in prossimità della festa della Madonna, per ricordare ai 40 bambini che hanno intrapreso questo cammino che devono prepararsi ad accogliere Gesù così come ha fatto Maria dicendo il suo “sì”.

Un piccolo segno che serve anche per ricordarci di invocare l’aiuto di questa mamma dei cieli attraverso la semplice preghiera dell’Ave Maria.

 

Un tempo di ricarica col Signore

Si è svolta sabato 2 dicembre la prima conVocazione che coinvolgeva i vari operatori pastorali e i loro sacerdoti.

E’ stato un momento di preghiera, di riflessione, di un semplice stare insieme al Signore e con gli altri che ha favorito la conoscenza, il dialogo e uno scambio tra i partecipanti.

Una trentina coloro che si sono messi in gioco in questa nuova esperienza che è iniziata con un semplice momento di preghiera per lasciar spazio alla lectio, inerente al vangelo di Marco 6,6-13.30-32, sapientemente guidata da Matteo Leonardi. Si è proseguito con un momento di riflessione personale per poi dirigersi nei vari gruppi per uno scambio. A mezzogiorno il pranzo condiviso per concludere con la sintesi dei vari gruppi e una preghiera.

Don Marco saluta la comunità

Domenica 26 novembre

Si giunge così alla Messa di chiusura di questa visita pastorale.

Il vescovo Marco Arnolfo, nella sua omelia, ribadisce che la Chiesa deve sempre rinnovarsi perché non può invecchiare. Ha un messaggio da annunciare, una Parola viva, sempre nuova e ha bisogno di annunciatori, di testimoni.

Importante è quindi rispondere alla chiamata di Dio. Ma per far questo occorre un tempo di discernimento per scoprire qual è il desiderio di Dio su ognuno di noi.

A questo proposito è stata significativa la testimonianza del seminarista Robson, proveniente dal Brasile, ma attualmente studente nel nostro seminario diocesano.

Il vescovo e la Caritas

Sabato 25 novembre

Nel pomeriggio l’incontro con i vari gruppi e associazioni che si occupano della carità.

Prendendo come spunto di riflessione il messaggio di papa Francesco in occasione della I giornata mondiale dei poveri, si è identificato lo stile con cui si è invitati ad operare in questo settore: “non amiamo a parole, ma con i fatti”.

Ed è questo ciò che la Caritas testimonia con il suo operato.

 

L’arcivescovo incontra le autorità civili

Sabato 25 novembre

La mattinata ha avuto termine con l’incontro tra l’arcivescovo e le autorità civili.

Presenti i sindaci dei comuni di Gattinara e Lozzolo con alcuni dei loro consiglieri, i carabinieri, il presidente della casa di riposo Patriarca e il presidente dell’asilo Patriarca.

L’incontro si è svolto in un clima molto familiare nel quale si è ribadito lo scopo della costituzione delle comunità pastorali e l’obiettivo di stabilire un giusto rapporto con le autorità locali rispettando i vari ruoli per collaborare al bene comune.

L’attenzione al sociale è una preoccupazione che sgorga dalla fede. Come diceva già don Bosco, si cerca di educare ad essere “buoni cristiani ed onesti cittadini”.

Sono emersi anche diversi problemi e urgenze che interessano il territorio e ci si è impegnati per una collaborazione che porti frutti positivi in questa società coinvolta in cambiamenti molto rapidi.

Il vescovo non ha mancato di ringraziare tutti i presenti per l’impegno col quale svolgono il loro servizio.

Un catechismo speciale con don Marco

Sabato 25 novembre

La mattinata si apre con l’incontro coi bambini e ragazzi del catechismo accompagnati dai loro genitori.

Un simpatico momento che ha permesso ai bambini di esprimere tutta la loro vivacità ed esuberanza unite alla curiosità.

La loro attenzione è stata catturata dall’animata presentazione di Davide fatta da don Marco.

Attraverso il dialogo molto partecipato, i bambini hanno scoperto le caratteristiche principali di Davide, ossia il coraggio, il senso di responsabilità, l’obbedienza, l’umiltà, la generosità e l’essere amico di Dio. Tutte caratteristiche che occorre coltivare fin da piccoli e il frequentare il catechismo aiuta perché è un mettersi alla scuola di Dio, colui che guarda al cuore di ognuno e ci viene a cercare per realizzare i suoi grandi progetti.

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I giovani con il loro vescovo

Venerdì 24 novembre

Dopo cena, l’incontro coi giovani.

A seguito di una breve presentazione, la chiacchierata si è fatta subito seria toccando tematiche quali le scelte che presumono un impegno costante, la contentezza prodotta da quello che si fa, fino a parlare di fede. E ci si rende conto che non si può più dar per scontato che la partecipazione ad un gruppo parrocchiale o scouts presupponga un discorso di fede.

Che senso ha la fede? E’ proprio necessaria?

In un tempo caratterizzato dalla scarsità di certezze, in cui i diritti sembrano prevalere sui doveri, dove gli interessi individuali sono al primo posto e si mettono in dubbio le regole in generale, la fede sembra un argomento superato.

Invece, la fede fa scoprire motivazioni e ragioni come risposte di amore e non di osservanza. Certo, questa non implica una sicurezza automatica. Si tratta di fiducia, di relazione da coltivare. La fede è un dono che apre il cuore, che ci permette di recuperare il senso vero della vita cristiana.

Dobbiamo diventare uomini e donne che vivono con amore, speranza e sguardo nell’eternità. E ciò può accadere solo se abbiamo sperimentato un vero incontro con Dio.

Ed ecco l’invito rivolto da don Marco a tutti i giovani: andate alla ricerca di persone che hanno incontrato Dio perché sapranno contagiarvi il cuore con la loro fede.